La Roggia dei Mulini è un canale storico, in gran parte artificiale, che scorre per 5 km sul fondovalle tra Mazzo e Lovero, prima d’immettersi nella diga di Sernio.
Le sue acque, provenienti in parte dalla Valle di Buglio e in parte da un impianto idroelettrico, conservano una portata costante, alimentando in passato numerosi mulini.
La bellezza del luogo, un tempo meraviglioso, è stata pian piano erosa dagli interventi moderni. Nonostante ciò il luogo mantiene il suo fascino storico e costeggiando la roggia è possibile riconoscere le caratteristiche strutture dei mulini, oggi in parte trasformati in abitazioni.
Proprio la presenza dei mulini richiedeva una manutenzione periodica della Roggia (rugia, in dialetto), contribuendo a preservarne le buone caratteristiche ecologiche. Non a caso, fino agli anni Sessanta del secolo scorso, la Roggia ospitava animali come la lontra. Ancora oggi, nonostante l’inevitabile antropizzazione, è possibile apprezzarne le rive alberate, le grandi piante di salice bianco popolate di uccelli e insetti, o avvistare il merlo acquaiolo e il martin pescatore.
Consigli di viaggio e informazioni pratiche
Modalità di visita Visita libera
Sempre visitabile
Informazioni pratiche Ci si può agganciare ai 5 km di lunghezza della Roggia in diversi punti. L'inizio della Roggia è a Mazzo, nei prati a monte di Via Mulini. L'ingresso della Roggia nel lago di Lovero, a valle dell'area di lavorazione di inerti, ne segna la fine.
Un tratto consigliato è quello che si raggiunge a Mazzo su via Roma, magari dopo aver parcheggiato nel centro storico. Seguendo il percorso della Roggia si arriva a Tovo, dove su via Adda si raggiunge il centro dell'abitato e su percorsi ai piedi del versante si ritorna al punto di partenza.
A Lovero, in corrispondenza della contrada S. Maria, sulla Roggia si trova un bel mulino, non più in funzione ma ben visibile e significativo.
Raccomandazioni Molti tratti accessibili delle rive della Roggia si trovano in campagna e per questo, ad esempio con terreno molto umido per le piogge, sono fangosi e scivolosi.