La Cascata della Pirla nasce dal Rio di Verva, in val Grosina Orientale, nel comune di Grosio.
Il torrente Verva attraversa il pianoro di Eita (1703 m), dominato dalla chiesa e dal rifugio La Fabbriceria di Eita, gestito da un gruppo di persone e di famiglie volontarie che si dedicano all’accoglienza. Il torrente prosegue, quindi, la sua corsa in una stretta gola fino ad arrivare in una conca glaciale, dove le sue acque precipitano impetuose a valle, tra i prati in estate di un verde splendente della località Pensin (1600 m).
Eita e Pensin, nella bella stagione, sono raggiungibili sia a piedi che in auto, chiedendo un apposito permesso presso la chiesa di Fusino (1200 m), all’altezza della biforcazione tra la val Grosina Orientale e quella Occidentale. Da qui, proseguendo per circa 2 km, si arriva a Ponte Grande e lungo una mulattiera, percorribile anche in mountain bike, si può raggiungere la cascata. L’itinerario attraversa il versante sinistro della valle punteggiato da baite, ruscelli, prati e boschi, passando per molte località, tra cui Veradura.
Consigli di viaggio e informazioni pratiche
Modalità di visita Visita libera
Sempre vistabile
Informazioni pratiche La zona della Pirla è lontana dal fondovalle di Grosio, per cui normalmente è consigliato avvicinarsi in auto, ottenendo il permesso a Fusino.
Eita è il punto ideale per la visita alla Cascata della Pirla. Si può scendere al torrente nella conca di Eita e, lungo la mulattiera, seguire il torrente fino ai prati dai quali si gode la vista sul salto d'acqua.
I
coraggiosi che amano lunghe pedalate o camminate possono ovviamente
salire direttamente dal fondovalle. Per una camminata non troppo
impegnativa, si può parcheggiare l'auto al ponte sul Roasco dopo Fusino, raggiungibile senza permesso. Da lì si segue la mulattiera che sul versante destro del torrente sale
ad Eita, passando per Veradura e poi vicino alla Pirla.
Raccomandazioni Nessuna in particolare, se non la prodenza dettata dal buon senso nell'avvicinarsi alla cascata.