Santuario della Beata Vergine delle Grazie

Grosotto, 616m
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Raggiungibile: A piedi, In bici, In auto Consigliato per: Bambini piccoli, Ragazzi, Adulti Visitabile in: tutte le stagioni
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Il santuario mariano della Beata Vergine delle Grazie di Grosotto è uno dei più importanti della provincia di Sondrio per storia, architettura e arte. Fu eretto dalla comunità come voto di ringraziamento alla Madonna che nel 1487, con la sua apparizione, intimidì le truppe dei Grigioni, calati in Valtellina dal versante retico, salvando il paese dal saccheggio e dalle distruzioni. La prima chiesa edificata, ritenuta troppo modesta, fu ricostruita nel 1603 da maestranze ticinesi in stile barocco, con un’ampia navata unica, un profondo presbiterio e quattro cappelle laterali. Tutta l’intelaiatura della chiesa e della torre campanaria, nonché le cornici di portali e finestre sono evidenziate dalla tipica pietra verde estratta dalla cava locale per creare un piacevole contrasto con le chiare pareti intonacate.
Nel 1664 il nunzio apostolico presso gli Svizzeri Federico Borromeo, in visita in Valtellina, consacrò il nuovo tempio, che da allora si arricchì di opere d’arte. Due i capolavori d’intaglio: l’ancona dell’altare maggiore di Pietro Ramus e la cassa dell’organo settecentesco, opera degli artisti Paolo Scalvini e Giovan Battista Del Piaz. Tra Sei e Settecento furono decorate le cappelle laterali. In una di esse è custodita la statua lignea della Madonna delle Grazie (XV sec.), oggetto di secolare venerazione. La decorazione delle volte, con tema l’Assunzione della Vergine, fu invece realizzata tra il 1921 e il 1922 dal pittore valtellinese Eliseo Fumagalli.
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