La maestosa ancona lignea che domina il presbiterio del Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Grosotto fu realizzata tra il 1673 e il 1680 dall’abile intagliatore di Edolo Pietro Ramus, e successivamente indorata e dipinta da Pietro Fogaroli di Bormio tra il 1684 e il 1693.
L’ancona, con i suoi 11 metri di altezza e 9 di larghezza, è un capolavoro di dimensioni imponenti. Si sviluppa su tre ordini architettonici in stile pienamente barocco. L’ordine inferiore, con tre coppie di alte colonne, racchiude al centro il tabernacolo e la nicchia con l’immagine dell’Assunta portata in Cielo dagli angeli. Il secondo rappresenta, in modo del tutto originale, Santa Cecilia che suona l’organo: le sembianze sono quelle della figlia dell’artista, come lui appassionata di musica. Le figure angeliche ai lati, invece, rappresentano entrambe l’arcangelo Michele, secondo una duplice iconografia: come pesatore d’anime, con la bilancia, e come difensore della fede, con lo scudo recante il motto Quis ut Deus? Il terzo ordine presenta la SS. Trinità nell’atto d’incoronare Maria. Sovrasta la scena la grande corona della Regina del Cielo sorretta dagli angeli. E proprio gli angeli dominano l’intera composizione: tra figure grandi e piccole, se ne contano circa un centinaio.
Consigli di viaggio e informazioni pratiche
Modalità di visita Visita libera
Il Santuario è visitabile internamente durente le sante messe.