L’area del Pergul, nel Comune di Sernio, si trova sul versante del Monte Masuccio (2816 m), alle quote più basse e accessibili. La montagna è rocciosa, con pendenze notevoli e una buona esposizione: condizioni ideali per una vegetazione che vede protagonista la Roverella, una delle specie più diffuse di quercia, e tutte quelle piante che amano la luce e i terreni asciutti. Un terreno franoso, difficile da lavorare, eppure perfetto per la vite, coltivata da secoli su terrazzamenti progettati dalla mano dell’uomo, nel pieno rispetto della morfologia dell’ambiente. Qui i baitei, strutture di ricovero temporaneo, punteggiano il versante, mentre murache, gradini, passaggi, appoggi per le gerle, compongono un ricamo di pietre che ancora oggi costituisce il tratto distintivo del paesaggio locale. Sentieri panoramici, a diverse quote, e una strada sterrata permettono al visitatore di percorrere l’area del Pergul ed esplorare gli ambienti che lo caratterizzano, compresi quelli di frana, testimoni dell’evoluzione storica del territorio.
Consigli di viaggio e informazioni pratiche
Modalità di visita Visita libera
Sempre visitabile
Informazioni pratiche Uno dei punti di partenza per la visita al Pergul è la diga di Sernio. Si può si lasciare l'automobile vicino allo sbarramento, sulla riva destra del fiume Adda, dove passa il Sentiero Valtellina.
Vicino al riconoscibile "Ponte azzurro" si imbocca in salita la strada del Pergul, sterrata e segnalata. Porta in direzione di Baruffini. Seguendo la segnaletica si trova la mulattiera che si stacca verso i Baitei del Pergul.
A piedi si può arrivare al Pergul anche da Baruffini. Dal piazzale della chiesa si attraversano le contrade fino a trovarsi oltre le ultime case dei Parlenti, sul "Sentiero del Sole", panoramico e a tratti sassoso.
In mountain bike si può percorrere l'anello tra Tirano, la diga di Sernio, l'area del Pergul (con deviazione a piedi verso i Baitei), Baruffini e quindi di nuovo Tirano. La salita è impegnativa. Senza allenamento si affronta molto meglio con e-bike.
Raccomandazioni I percorsi sono quelli caratteristici dei versanti. Bambini e ciclisti non devono distrarsi troppo: non ci sono auto ma ci sono tratti ripidi e muri a secco.