Santuario della Madonna del Piano

Sorge a lato della strada statale in un ampio spazio verde, mostrando l’elaborata facciata con l’elevato frontone, la geometrica intelaiatura in pietra verde e una serie di nicchie che animano la superficie su cui spicca il portale del 1746. L’edificio, di grande interesse per storia ed architettura, non nasconde all’esterno le varie fasi costruttive: quella romanica nel campanile a bifore e cuspide piramidale, quella rinascimentale verso oriente dal tiburio in stile bramantesco, ritmata da alte lesene e simmetriche finestre e ornata sotto gronda da un fregio dipinto, l’ampliamento del tardo Seicento dalle nude pareti prive d’intonaco e, infine, la costruzione del singolare fronte nei primi decenni del Settecento. L’interno presenta l’unità stilistica delle chiese “a sala” dell’ultimo Barocco, ariose e solenni. Il generale restauro alla fine degli scorsi anni Settanta ha restituito la dignità al tempio mariano, pesantemente segnato dalle ripetute incursioni sacrileghe che hanno asportato arredi, quadri, la statua secentesca della Madonna Assunta, distrutto l’altare, la cassa dell’organo, il pulpito e perfino la balaustra in marmo. Una serie di foto attesta lo scempio avvenuto, quando da anni la chiesa, non più officiata, era in stato di abbandono affossata dalla strada statale e soffocata dalla folta brughiera, condizioni favorevoli alle indisturbate operazioni ladresche.